Cosa aspetta Roma per fermare il Cammino sinodale?

Fonte: FSSPX Attualità

La direzione intrapresa dalla Chiesa di Germania nel Cammino sinodale è da tempo deviante. Infatti il ​​processo è viziato sin dall'inizio e il pericolo aumenta con il passare del tempo e con l'avanzamento del meccanismo messo in atto.

 

 

Questa deviazione è stata denunciata da FSSPX.Attualità, con tutte le prove a sostegno. Bastava interessarsi da vicino a questo cammino sinodale per scoprire che portava dritto allo scisma. E si potrebbe anche dire che lo scisma è già lì.

Da alcuni mesi sono state emesse diffide autorizzate, spesso indirizzate al Sommo Pontefice. Ma saranno ascoltate? E se vengono ascoltate, ci saranno provvedimenti?

In un'intervista al quotidiano italiano Il Foglio del 10 marzo, il cardinale Sarah ha parlato di "tradimenti all'opera nella Chiesa". Dopo aver discusso degli abusi, ha espresso la sua preoccupazione per il possibile tradimento "in atto in Germania nel Cammino sinodale". E aggiunge: "Ci si chiede che cosa rimarrà del Vangelo se tutto questo andrà fino in fondo: una vera apostasia silenziosa."

Il 14 marzo mons. Philip Egan, vescovo di Portsmouth in Inghilterra, ha espresso la sua preoccupazione in un tweet: "Roma dovrebbe intervenire nel Cammino sinodale tedesco prima che sia troppo tardi. È bene lavorare sui temi scottanti ma, allo stesso tempo, Roma dovrebbe riaffermare i parametri dottrinali, insistendo affinché i cattolici tedeschi guardino all'esterno, verso il servizio e la missione."

In Germania, mons. Rudolf Voderholzer, è sempre stato sospettoso e persino contrario al processo in corso. E nel 2019 ha chiesto di cambiare il processo. Anche il cardinale Rainer Woelki, arcivescovo di Colonia, è stato più che riluttante a partecipare al Cammino sinodale.

Il sito cath.ch svela finalmente, in un articolo del 9 marzo, che Papa Francesco ha espresso davanti a mons. Heinz-Josef Algermissen, vescovo emerito di Fulda in Germania, il 12 ottobre 2020, la sua "drammatica preoccupazione" per l'evoluzione del Cammino sinodale.

Ogni giorno che passa rende la situazione più difficile e pericolosa. Il caso del "consiglio pastorale" olandese alla fine degli anni Sessanta è lì per darne un esempio. Roma, nella persona di Papa Paolo VI, ha impiegato troppo tempo per reagire. E la Chiesa olandese è stata distrutta: il miraggio delle false aspettative è stato dissipato, le truppe si sono sciolte e hanno abbandonato la Chiesa.

Il forte monito lanciato dalle reazioni episcopali, in Germania e altrove, contro la decisione della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla benedizione delle unioni omosessuali, dovrebbe finalmente muovere le acque.

Il Papa una volta ha detto nel suo "magistero volante" - era il 10 settembre 2019, sull'aereo che lo riportava dal Madagascar - "che non aveva paura degli scismi". Voleva dire che non immaginava che potessero succederne? O che avrebbe saputo affrontare questa situazione?

Tuttavia, non si tratta più di avere paura: lo scisma c'è, che gli piaccia o no.