Dei padri sinodali a immagine di Francesco (1)

Fonte: FSSPX Attualità

Pubblicato il 7 luglio 2023, l’elenco dei partecipanti alla XVI Assemblea Generale del Sinodo Ordinario dei Vescovi – o Sinodo sulla Sinodalità – è stato diffuso alla stampa dal Vaticano. Ne fanno parte membri ordinari, secondo la Costituzione apostolica Episcopalis communio (15 settembre 2018), ma anche partecipanti nominati personalmente da Papa Francesco.

Come nota Michael Haynes su LifeSiteNews del 7 luglio, "si può osservare una differenza tra i delegati scelti dalle loro Chiese locali o dalle loro Conferenze episcopali e quelli scelti da Francesco".

 

Dei guardiani della Rivoluzione Conciliare

Tra i cinquanta membri da lui nominati si segnalano:

Mons. Stephen Chow s.j.: vescovo di Hong Kong che ha minimizzato i timori sull'accordo segreto Vaticano-Cina.

Mons. Timothy Costelloe: vescovo di Perth (Australia), contrario alla Messa tradizionale, che ha scioccato i cattolici australiani quando ha assistito a un rito pagano indigeno all'inizio della Messa di apertura del V Sinodo Plenario australiano.

Cardinale Blase Cupich: arcivescovo di Chicago (Stati Uniti), noto in particolare per la sua promozione delle messe LGBT e la limitazione delle messe in latino, che ha recentemente elogiato il Cammino sinodale tedesco.

Cardinale Josef De Kesel: arcivescovo emerito di Mechelen-Bruxelles (Belgio) che ha firmato e approvato il documento dei suoi confratelli vescovi belgi che promulgano benedizioni per le coppie dello stesso sesso. Incontrando Francesco pochi mesi dopo durante la visita ad limina, mons. De Kesel ha detto che l’incontro è stato "invariabilmente caloroso" e che i vescovi belgi non sono stati rimproverati per il loro documento.

Cardinale Wilton Gregory: arcivescovo di Washington D.C. (Usa), elevato al cardinalato da Francesco nel 2020, con un lungo elenco di azioni contro la famiglia e la tradizione.

Cardinale Jean-Claude Hollerich s.j.: arcivescovo di Lussemburgo, relatore generale del Sinodo e recentemente nominato membro del Consiglio cardinalizio del Papa. Si tratta di un cardinale pro-LGBT che in precedenza ha affermato di essere "in pieno accordo con Papa Francesco" nell’opporsi all’insegnamento cattolico sull’omosessualità.

Cardinale Robert McElroy: vescovo di San Diego (USA), notoriamente eterodosso, recentemente elevato al rango di cardinale nel 2022, che promuove la comunione per le persone con uno stile di vita LGBT, e che è stato accusato dai monsignori Thomas Paprocki (Springfield, Illinois) e Athanasius Schneider (ausiliare di Astana, Kazakistan) di essere incorso da solo nella scomunica.

Cardinale Oscar Andres Rodrigues Maradiaga: ex presidente del Consiglio dei cardinali consiglieri di Papa Francesco e suo stretto confidente. Per molti anni è stato circondato da scandali, comprese le accuse di insabbiamento su questioni finanziarie e sessuali.

Padre James Martin s.j.: notoriamente pro-LGBT, membro del Dicastero per la Comunicazione, che gode di un crescente favore papale nonostante la sua lunga e coerente promozione dell'ideologia LGBT, in contrasto con l'insegnamento cattolico. Ha incoraggiato le unioni civili tra persone dello stesso sesso e ha definito "dannoso" vedere Dio come uomo.

Di fronte a queste personalità ultra-progressiste, troviamo alcuni nomi destinati a dare l'illusione di un'equa rappresentazione di tendenze opposte:

Cardinale Luis Ladaria Ferrer s.j.: prefetto uscente della Congregazione per la dottrina della fede, sotto il cui mandato sono state vietate le benedizioni omosessuali, nel 2021.

Cardinale Gerhard Müller: predecessore del cardinale Ladaria a capo della CDF, che ha condannato il sinodo come una "presa di potere ostile" della Chiesa che minaccia di "porre fine" al cattolicesimo.

Mons. Stefan Oster: vescovo di Passau (Germania) che è stato una delle poche voci dissidenti in varie fasi del disastroso ed eterodosso Cammino sinodale tedesco.

Michael Haynes prosegue riferendo questa confidenza: "Alla luce di questo annuncio dei partecipanti, il vaticanista Edward Pentin ha dichiarato che un 'alto funzionario della Chiesa' gli aveva recentemente confidato che alcuni di questi chierici 'non hanno criteri di obiettività, metodologici e teologia corretta. Non aderiscono più all'oggettività della Rivelazione divina, ne hanno solo una comprensione soggettiva, secondo dei pregiudizi'". 

A questo lungo elenco di partecipanti si aggiungeranno degli "ospiti speciali" o "delegati fraterni" che non avranno diritto di voto, a differenza dei partecipanti non vescovi e anche laici designati come "membri dell'assemblea", – Francesco ne ha scelti 70 a titolo personale.

Tra gli "ospiti speciali" c'è fra Alois, priore della comunità di Taizé, che quest'anno cederà il suo incarico a un anglicano britannico, fra Matthew. Alois sarà responsabile di una veglia di preghiera ecumenica in Piazza San Pietro, destinata a promuovere "il cammino verso l'unità dei cristiani e il cammino di conversione sinodale della Chiesa", in altre parole: la conversione della Chiesa alla sinodalità.

Inoltre, il padre domenicano inglese Timothy Radcliffe, notoriamente pro-LGBT, è citato come uno dei due "assistenti spirituali" del sinodo. È stato invitato personalmente dal Papa a predicare un ritiro pre-sinodale per i vescovi.