La Pontificia Accademia per la Vita tra ombre e foschie

Fonte: FSSPX Attualità

Mgr Vincenzo Paglia

Mentre la cultura della morte sta guadagnando terreno ovunque in Occidente, ed è una delle maggiori sfide delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha appena rifiutato qualsiasi dimensione politica nella lotta per vita.

 

È un vero macigno quello uno degli organi della Santa Sede ha appena scaraventato nello stagno delle elezioni presidenziali americane: lo ha dichiarato il 28 agosto il presidente della Pontificia Accademia per la Vita 2020, che la lotta per la vita "non dovrebbe costituire una questione politica", ma dovrebbe essere collocata in "una prospettiva globale".

Intervistato da Crux, monsignor Vincenzo Paglia spiega: "farebbe molto male se un tema di bioetica fosse estrapolato dal suo contesto e orientato verso strategie ideologiche. (...) Usare un simile soggetto per uno scopo politico è dannoso". Gli attivisti attaccati alla difesa della vita apprezzeranno ...

Questi commenti sono risultati un'ingerenza tanto goffa quanto sgradita nella campagna per le elezioni presidenziali americane previste per il 3 novembre, dal momento che l'attuale presidente-candidato alla propria rielezione, a differenza del suo rivale democratico, pone la lotta per la vita al centro dell'impegno politico.

"Mons. Paglia corrompe i principi della teologia morale cattolica", ha reagito in seguito Stefano Fontana, nelle colonne della Nuova Bussola Quotidiana.

Per il filosofo, autore di una tesi di teologia politica, il fatto di rinunciare a dare uno scopo politico a "principi non negoziabili" avrà conseguenze gravissime: "Se non si può vietare alcunché al politico o all'elettore, allora tutto è concesso loro. (...) È semplicemente la distruzione della morale cattolica", ha lamentato.

Se la teologia morale non è il suo punto di forza, l'attuale presidente dell'Accademia Giovanni Paolo II gestisce meglio l'utopistico e il "politichese": "I cristiani devono impegnarsi in un dialogo attento nel significato più ampio, umanista e tecnologico", dichiara mons. Paglia, a conclusione della sua intervista a Crux.

Con un pizzico di ironia, ci si potrebbe chiedere se, contrariamente alla lezione del Vangelo, non sia giunto il momento di togliere, non la trave, ma la "Paglia" incastrata nell'occhio dell'Accademia per la vita.