Germania: un tacito scisma

2 Luglio 2021
Fonte: FSSPX Spirituality
Chiesa di San Lorenzo, a Warendorf, nella diocesi di Munster, adornata con la bandiera LGBT, 10 maggio 2021

Il 10 maggio 2021, in risposta al documento della Congregazione per la Dottrina della Fede del 15 marzo, che ricordava che la Chiesa non può benedire le unioni omosessuali, i sacerdoti tedeschi hanno organizzato le "benedizioni per tutti". In tutto il Paese si sono svolte 110 pseudo-cerimonie per coppie omosessuali: da Berlino a Monaco di Baviera, da Dortmund a Duisburg, da Francoforte ad Amburgo, da Hannover a Colonia, da Magonza a Stoccarda…

 

Sfidando l'autorità romana, molti sacerdoti hanno scelto di esporre una bandiera arcobaleno [colori del movimento LGBT] ai piedi dell'altare durante l'evento, e hanno annunciato che la giornata era solo l'inizio, una pratica che diventerà quotidiana, laddove le coppie lo richiederanno.

Questi sacerdoti sapevano di non rischiare alcuna sanzione. Due vescovi, Mons. Helmut Dieser di Aquisgrana e Mons. Franz-Josef Overbeck di Essen, hanno lasciato liberi i sacerdoti delle loro diocesi di decidere "secondo la loro coscienza" se partecipare o meno a queste benedizioni collettive.

Da parte sua, Mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha preso le distanze da questa iniziativa, ma più nella forma che nella sostanza: ha auspicato che la questione possa essere discussa nel luogo più opportuno, ovvero il Cammino sinodale …dove sono attualmente in discussione temi come l'intercomunione con i protestanti, il celibato sacerdotale e l'apertura del ministero alle donne.

Da Roma nessuna reazione a questa provocazione lanciata contro la Congregazione della Fede. Stefano Fontana su La Nuova Bussola Quotidiana del 7 maggio prevedeva facilmente: "La sensazione è che non succederà nulla, ma si continuerà con gli equivoci e le prassi scismatiche si implementeranno."

Lo studioso italiano ricorda che la sinodalità promossa dal Papa conferisce competenza dottrinale alle conferenze episcopali locali: "Francesco ha affermato in ben due documenti autorevoli, e non in banali interviste, che bisogna andare verso una competenza dottrinale delle Conferenze episcopali."

"Per la cronaca, i due documenti in questione sono le esortazioni Evangelii Gaudium e Amoris laetitia. Ora, risulterebbe piuttosto strano che il papa che desidera decentrare le competenze dottrinali poi blocchi i processi voluti proprio da quelle Conferenze episcopali, come è appunto il caso della Germania."

E riassume la situazione: " I vescovi promuovono processi scismatici ma non li ufficializzano, il papa dice nelle sue interviste di non temere uno scisma e accusa di cripto-scismaticità i cattolici da lui detti “rigidi”, assorbe uno scisma come quello della chiesa ufficiale cinese, è evasivo e reticente sui temi a rischio-scisma in Germania."

"Dopo il 10 maggio non succederà niente. I vescovi, dopo aver promosso apertamente quelle stesse idee, diranno però che si è trattato di una iniziativa dal basso non ufficiale. Il papa non interverrà perché ci ha già pensato la Congregazione."

"Il percorso sinodale continuerà negli equivoci voluti e nel frattempo si implementeranno prassi scismatiche di fatto che il documento finale del sinodo non confermerà ma nemmeno condannerà. La Chiesa tedesca non sarà più la stessa, ma nessuno lo avrà ufficialmente detto."

"Poi la cosa si allargherà. Si moltiplicheranno i sinodi nazionali – tra cui, purtroppo, quello italiano – e lì avverrà lo stesso: fare senza dire. La dottrina sarà messa da parte ma non si troverà mai chi l’ha messa da parte."
 

 

Mons. Helmut Dieser, Vescovo di Aquisgrana

Lo scisma di Mammona?
Già il 26 aprile, sul suo blog, il vaticanista Marco Tosatti indicava un elemento di spiegazione per questo scisma de facto in Germania. Non si tratta di un'analisi teologica o canonica, ma di un'intuizione fiscale che, pur essendo puramente materiale, non è meno illuminante.

"In Germania", scrive, "c'è una tassa per la Chiesa (Kirchensteuer), detratta dallo stipendio con il permesso dell'interessato. Grazie a questa tassa, in sostanza, i fedeli hanno accesso ai sacramenti e possono riceverli. Se un individuo non paga questa tassa, gli vengono rifiutati non solo i sacramenti, ma anche i funerali religiosi, per esempio."

"Sono i frutti della Chiesa in Germania, una delle più ricche d'Europa e del mondo: un parroco tedesco riceve in media 2.500 euro di stipendio mensile. [... ] Per non parlare dei rimborsi delle spese di viaggio. Possiamo così arrivare serenamente ad un importo di 3000€ al mese."

[Per confronto: un prete italiano con decenni di servizio può arrivare a 1200 € al mese. In Francia, un sacerdote diocesano riceve circa 950 euro, con alloggio gratuito e indennità di viaggio. NDA e NDT]

Ma "torniamo alla Chiesa in Germania che, negli ultimi decenni, ha visto un calo significativo della sua 'appartenenza', con un conseguente calo delle entrate. Il binomio meno registrati-meno reddito è comprensibile con un esempio molto semplice: prendiamo il caso di un uomo divorziato che ha contratto un secondo matrimonio civile e che, secondo la prassi di Santa Romana Chiesa, non ha accesso ai sacramenti. Che senso ha che quest'uomo paghi la suddetta tassa?"

"Facciamo un secondo esempio: una coppia omosessuale chiede di essere benedetta ufficialmente da un sacerdote, in una cerimonia pubblica, per dimostrare che Dio benedice la loro unione. Se la risposta della Chiesa è no, entrambi i partner pagheranno questa tassa?"

"Penso che si possa logicamente capire il motivo di questo forte calo di 'appartenenza' e la conseguente curva discendente del reddito." [Per informazione, in meno di dieci anni, i membri ufficiali della Chiesa in Germania sono scesi a 22,6 milioni nel 2019, ovvero 2 milioni in meno rispetto al 2010. NdR].

"Cosa sta facendo la Chiesa in Germania per rimediare a questa situazione? Mobilita forze, persone, idee; insiste, decreta sinodi, affinché si possa permettere, senza alcuna condizione, la comunione ai divorziati risposati, la benedizione delle coppie omosessuali, ecc. Il motivo o l'intenzione è davvero sostenere chi si sente “emarginato” dalla Chiesa? O sarebbe per compensare perdite finanziarie? […]"

"Non li conosco uno per uno, ma in fondo sospetto che questo nutrito gruppo di vescovi, sacerdoti, diaconi, non si preoccupi veramente della salvezza delle pecore che Dio gli ha affidato. Si comportano come mercenari. Vedo [in loro] un grande interesse per i loro portafogli."

Questo aspetto finanziario non è privo di interesse, a titolo complementare. Non impedisce di vedere le cause profonde di questo scisma de facto, che sono dottrinali, come ha già dimostrato il sinodo di Würzburg che si è tenuto tra il 1971 e il 1975.

Da quel momento si è costituito una sorta di "sinodo permanente", a seguito del quale si iscrive l'attuale Cammino sinodale.