L'Europa trema in Polonia

9 Ottobre 2021
Fonte: fsspx.news
La Corte Costituzionale della Polonia

Giovedì 7 ottobre 2021, festa della Madonna del Santissimo Rosario, la Corte costituzionale polacca ha stabilito che parte dei trattati europei era incompatibile con la Costituzione del Paese.

Mentre in Francia il Sig. Darmanin, Ministro degli Interni, convocava il Vescovo de Moulins-Beaufort, il quale presentava il segreto di confessione come superiore alle leggi della Repubblica, in Polonia, la più alta corte del Paese affermava il primato del diritto polacco sul diritto europeo.

La decisione che mette il diritto polacco al di sopra del diritto europeo
Secondo la Corte costituzionale polacca, alcuni articoli dei trattati europei sono incompatibili con la sua costituzione nazionale e sono in conflitto con la sovranità nazionale.

Dopo quattro rinvii consecutivi, il tribunale ha finalmente deciso: "Gli organi europei stanno agendo al di là delle loro competenze", ha affermato la presidente del tribunale, Julia Przylebska. Ha anche denunciato "l'ingerenza della Corte di giustizia UE nel sistema giudiziario polacco".

Il portavoce del governo Piotr Müller ha "twittato" dopo la sentenza: "Il verdetto della Corte costituzionale di oggi accoglie sostanzialmente la richiesta del Presidente del Consiglio Mateusz Morawiecki."

"La supremazia del diritto costituzionale sulle altre fonti del diritto deriva letteralmente dalla Costituzione della Repubblica di Polonia. Oggi (ancora una volta) la Corte Costituzionale lo ha chiaramente confermato."

Ha poi aggiunto: "Va chiarito che la Polonia (sulla base dei principi enunciati nella Costituzione della Repubblica di Polonia) rispetta le norme vincolanti del diritto dell'UE nella misura in cui sono state stabilite nei settori in modo esplicito e chiaramente delegato nei trattati dell'UE."

Ha infine concluso: "Una distribuzione chiara e trasparente di queste competenze è alla base della sovranità degli Stati membri e del buon funzionamento dell'UE."

Reazione dell'Unione Europea
La mossa fa parte di uno scontro tra la Polonia e l'UE sulle riforme giudiziarie avviate dal partito conservatore "Legge e Giustizia" (PiS) al governo.

L'Unione europea (UE) ha reagito alla decisione, affermando di essere pronta a utilizzare "tutti gli strumenti" per preservare il diritto europeo, secondo il commissario Didier Reynders.

Il funzionario ha aggiunto che questa sentenza "ha messo in discussione" i principi del diritto europeo e il carattere vincolante delle decisioni giudiziarie europee, che "sono al centro dell'Unione". Il suo intervento ha fatto seguito a una riunione dei ministri della giustizia degli Stati membri.

L'altra questione tesa riguarda l'erogazione di fondi alla Polonia. L'UE deve ancora approvare 23 miliardi di euro di sovvenzioni e 34 miliardi di euro di prestiti, avendoli sospesi fino alla risoluzione del caso giudiziario. Il governo polacco ha definito questo atteggiamento un "ricatto".

Polexit in vista?
Questo conflitto può dare l'impressione che la Polonia voglia uscire dall'UE. Ma Jaroslaw Kaczynski, capo del PiS, ha detto un mese fa che la Polonia voleva solo porre fine alle "interferenze" dell'UE. "Non ci sarà una Polexit. (…) Vediamo chiaramente il futuro della Polonia nell'UE", ha affermato.

Tuttavia, il vicepresidente del Parlamento, Ryszard Terlecki, ha recentemente chiesto "soluzioni drastiche". "Gli inglesi hanno dimostrato che la dittatura della burocrazia di Bruxelles non gli si addiceva. Hanno voltato le spalle e se ne sono andati", ha detto.

Va notato da un lato che la Polonia ha severamente limitato l'aborto con una recente decisione della Corte costituzionale, e che è stata quindi fortemente attaccata dall'amministrazione di Bruxelles. È comprensibile che uno dei punti oggetto della presente sentenza riguardi tale questione.

D'altra parte, affermare che il diritto europeo è superiore al diritto degli Stati membri è un modo per imporre un'ideologia che si sta sviluppando sotto i nostri occhi: si pensi alla teoria del genere. Come potrebbero gli Stati sovrani accettare di vedere trasformati i valori inscritti nella loro Costituzione da lobby stabilitesi nelle camere europee?

Infine, facciamo una domanda: in Francia, il Sig. Darmanin, Ministro dell'Interno, così come il SIg. Eric Dupond-Moretti, hanno recentemente dichiarato che non c'era nulla al di sopra delle leggi della Repubblica, in occasione di una discussione sul segreto della confessione. Non hanno dimenticato che esiste il diritto europeo? Che, in questo caso, ha sostituito il diritto divino.