Stati Uniti: Nancy Pelosi non ammessa alla comunione a San Francisco

26 Maggio 2022
Fonte: fsspx.news

Mons. Salvatore Cordileone di San Francisco ha annunciato che il presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, non potrà più ricevere la Comunione alle messe celebrate nell'arcidiocesi, finché non ripudierà pubblicamente il suo sostegno all'aborto.

Mons. Cordileone ha affermato che la decisione è stata "puramente pastorale e non politica" e che è arrivata solo dopo che Pelosi, che si descrive come una "cattolica devota", ha ripetutamente respinto i suoi sforzi per contattarla in merito alla sua difesa dell'aborto.

L'arcivescovo ha aggiunto di aver informato Pelosi, che vive in California, il 19 maggio. Quest'ultima non ha reagito dopo la comunicazione del caso ai media. Aveva detto nel 2008 che la negazione della comunione sarebbe stata "un duro colpo".

La decisione di mons. Cordileone si applica solo all'interno dell'arcidiocesi di San Francisco. A Washington, ad esempio, potrà ricevere la comunione come di consueto perché il cardinale Wilton Gregory l'autorizza.

Nella lettera indirizzata ai suoi diocesani, il vescovo spiega di aver impartito tale istruzione a norma del canone 915 del Codice di diritto canonico, il quale recita: "Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l'irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto."

Lettera ai sacerdoti
In una lettera inviata ai sacerdoti della diocesi di San Francisco, mons. Cordileone risponde preventivamente alle critiche secondo cui stava "politicizzando l'Eucaristia". Insiste che la sua decisione è stata "semplicemente l'applicazione dell'insegnamento della Chiesa".

L'arcivescovo descrive anche i suoi ripetuti tentativi di incontrare la Pelosi da quando ha annunciato nel settembre 2021 che avrebbe cercato di far ottenere alla Roe v. Wade lo status di legge federale ai sensi della legge statunitense.

Il prelato spiega di aver scritto nell'aprile di quell'anno al Presidente della Camera dei rappresentanti, chiedendole di ripudiare questa posizione, oppure di astenersi dal riferire pubblicamente la sua fede cattolica e di ricevere la Santa Comunione.

"L'avevo anche avvertita che se si fosse rifiutata di farlo sarei stata obbligato a fare un annuncio pubblico per dire che non sarebbe stata ammessa alla Santa Comunione". Quando si è defintia come una "cattolica devota", pur spiegando perché sosteneva l'aborto, ha deciso di agire.

Il conflitto ha origini lontane
Mons. Cordileone e Nancy Pelosi si sono scontrati più volte sull'aborto da quando il vescovo è stato nominato pastore dell'arcidiocesi di San Francisco nel 2012.

La tensione è salita alle stelle nel 2021, quando la possibilità di ribaltare Roe v. Wade del 1973 arrivò alla Corte Suprema e i vescovi statunitensi ebbero un'accesa discussione sull'opportunità di negare la comunione ai politici pro-aborto.

Nel maggio 2021, la Pelosi si è detta "soddisfatta" di una lettera del Vaticano ai vescovi statunitensi in cui affrontava il dibattito. Ha detto che il Vaticano ha chiesto ai vescovi di non "dividersi" sulla questione.

Nel luglio 2021, mons. Cordileone ha aspramente criticato la Pelosi dopo che questa aveva manifestato la sua fede cattolica, difendendo i suoi sforzi per consentire il finanziamento federale degli aborti.

Il sostegno di diversi vescovi
L'arcivescovo di San Francisco ha ricevuto il sostegno di diversi vescovi americani nel suo rifiuto di dare la comunione al presidente della Camera dei rappresentanti.

Mons. Samuel Aquila di Denver ha detto: "Mons. Cordileone è un pastore con lo spirito di Cristo, e l'insegnamento della Chiesa è chiaro sulle persone che mettono a rischio la propria anima se si separano da Dio a causa di un grave peccato e poi ricevono il Santo Eucaristia indegnamente".

"E quando quella persona è una persona pubblica, amare la comunità significa guardarsi dallo scandalo e dalla confusione e proteggere gli altri dal cadere nel peccato se non vedono la questione affrontata in modo appropriato e con compassione."

Mons. Donald Hying di Madison: "Appoggio pienamente la cauta decisione di mons. Cordileone di riconoscere che la deputata Nancy Pelosi ha costantemente preso posizioni pubbliche a favore dell'aborto legale, contrariamente alla sua fede cattolica professata, scegliendo di separarsi dalla piena comunione con la Chiesa cattolica , e quindi non dovrebbe presentarsi a ricevere la Santa Comunione nell'Arcidiocesi di San Francisco."

Mons. Joseph Strickland di Tyler ha twittato: "Mi complimento con mons. Cordileone per 'aver amato Nancy Pelosi nella verità di Gesù Cristo'."

Mons. James Conley di Lincoln ha twittato a sua volta: "Appoggio mons. Cordileone nella sua coraggiosa azione pastorale nei confronti di un membro del suo gregge. Le sue azioni sono compiute come un pastore con il cuore di Cristo. »

Infine mons. Robert Vasa, Vescovo di Santa Rosa – sede vescovile suffraganea dell'Arcidiocesi di San Francisco – ha detto: "Ho fatto visita al pastore della parrocchia di Pelosi e l'ho informato che se l'arcivescovo proibiva a qualcuno di ricevere la Santa Comunione, allora questa restrizione seguiva la persona e il pastore non era libero di ignorarla".