Accademia per la Vita: nuovo e vecchio

Mons. Rezno Pegoraro
In sostituzione di mons. Vincenzo Paglia, Papa Leone XIV ha nominato presidente dell'Accademia per la Vita mons. Renzo Pegoraro, finora il "numero due" di questo organismo dedicato alle questioni bioetiche. Questa nomina non segnala, a priori, la volontà di rompere con la direzione del precedente pontificato, sotto la guida di un presidente uscente il cui mandato ha suscitato aspre critiche da parte dei sostenitori della vita.
"Il cambiamento è adesso!" Questo cliché della politica francese degli anni 2010 si applicherà all'Accademia per la Vita? Più di un esperto vaticanista nutre dubbi dopo la notizia della recente nomina del 65enne mons. Renzo Pegoraro a capo dell'organismo fondato da Giovanni Paolo II per promuovere una cultura della vita, che era stata oggetto di crescenti critiche durante il suo pontificato.
Il nuovo presidente dell'Accademia, la cui nomina è stata annunciata dalla Sala Stampa della Santa Sede il 27 maggio 2025, è tutt'altro che sconosciuto, poiché, in qualità di Cancelliere, succede quasi naturalmente a mons. Vincenzo Paglia, che ha raggiunto il limite di età di 80 anni il 21 aprile, proprio il giorno in cui Papa Francesco è stato dichiarato morto.
Mons. Pegoraro ha quindi ricoperto l'incarico di Cancelliere in un periodo segnato da decisioni controverse, tra cui la nomina di membri pro-aborto e dichiarazioni ambigue su temi delicati come il suicidio assistito e la contraccezione.
Nativo di Padova, mons. Pegoraro si è laureato in medicina e chirurgia presso l'università della sua città natale (1985), prima di essere ordinato sacerdote nel 1989. Successivamente ha conseguito la licenza in teologia morale e un diploma in bioetica avanzata. Professore di bioetica ed etica infermieristica, è stato anche presidente dell'Associazione Europea dei Centri di Etica Medica dal 2010 al 2013.
È stato nominato da Papa Benedetto XVI Cancelliere dell'Accademia – il pontefice tedesco lo ha quindi posto in "pole position" per prendere un giorno le redini della venerabile istituzione – e come tale, fino ad allora è stato, almeno sulla carta, il principale collaboratore di mons. Paglia, svolgendo un ruolo chiave nella gestione e nella guida delle attività dell'Accademia.
Secondo le informazioni raccolte dal Catholic Register, lo stesso mons. Pegoraro non è sfuggito alle critiche. Nel 2022, in un'intervista al Wall Street Journal, l'ex cancelliere ha suggerito che la contraccezione potrebbe essere ammissibile in determinati casi, in particolare quando la salute di una donna è a rischio e per preservare la vita sessuale della coppia: una posizione che si discosta dall'insegnamento della Chiesa in materia.
In una dichiarazione al quotidiano La Croix, il prelato, esperto di bioetica, ha ritenuto che, data l'inevitabilità della legalizzazione dell'eutanasia, il suicidio assistito rappresentasse un'opzione meno soggetta ad abusi, a condizione che fossero rispettati criteri rigorosi: consapevolezza e libera espressione della volontà, malattia irreversibile, sofferenza insopportabile e dipendenza da trattamenti di sostegno vitale.
Questa posizione è stata fermamente condannata dal cardinale Willem Eijk, membro dell'Accademia e medico di formazione, che ha ribadito che non esiste "alcuna differenza morale significativa" tra il suicidio assistito e l'eutanasia volontaria, poiché entrambe implicano un'equivalente responsabilità morale nella soppressione della vita.
Questa nomina alla presidenza, successiva al ritiro di mons. Paglia all'età di 80 anni, sembra quindi indicare l'intenzione di mantenere la direzione intrapresa negli ultimi anni, nonostante le critiche che ha suscitato. Interrogato dal Catholic Register sulla persistenza di queste posizioni e sul suo silenzio di fronte alle controversie sul mandato di mons. Paglia, mons. Pegoraro non ha risposto.
Dopo la sua nomina da parte di Papa Leone XIV il 27 maggio 2025, mons. Pegoraro ha espresso l'intenzione di "lavorare in continuità con i temi e la metodologia degli ultimi anni", sottolineando al contempo temi come la bioetica globale, il dialogo con le discipline scientifiche, l'intelligenza artificiale, le biotecnologie e la promozione della dignità della vita umana in tutte le sue fasi.
Dal canto suo, Christine de Marcellus Vollmer, presidente dell'organizzazione venezuelana pro-life Provive ed ex membro dell'Accademia, ha espresso l'auspicio che Leone XIV affidasse a mons. Pegoraro la missione di riportare l'Accademia al suo mandato originario, interrotto dalla riorganizzazione del 2016. I prossimi mesi forniranno senza dubbio maggiore chiarezza.
(Source : The Catholic Register/La Croix International – FSSPX.Actualités)
Illustration : Vatican News