Belgio: Francesco avrebbe approvato la benedizione delle coppie omosessuali

Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Belga
Secondo una fonte, papa Francesco era a conoscenza della preparazione di una liturgia di benedizione delle coppie omosessuali da parte dell'episcopato fiammingo del Belgio, pubblicata il 20 settembre 2022, insieme a una lettera di spiegazione.
Questa pubblicazione ha suscitato scalpore e molte reazioni. I vescovi si erano difesi. Mons. Johan Bonny, vescovo di Anversa, aveva detto di aver parlato di questo progetto a papa Francesco – che aveva incontrato a Roma in giugno – e di essere "in comunione con lui".
In un articolo pubblicato il 13 ottobre, il quotidiano La Croix spiega che il testo è in lavorazione da quattro anni, da quando ci fu un incontro di intellettuali e teologi con papa Francesco nel maggio 2018. Questo gruppo, battezzato "Logia", ha ricevuto l'incoraggiamento di il pontefice.
Si sono quindi rivolti al cardinale Jozef De Kesel che li ha incoraggiati e istruiti a studiare la questione di una migliore accoglienza delle persone LGBT. Il processo è in evoluzione e, sempre secondo la stessa fonte, sono in corso altri incontri con il Papa.
Il che fa dire ai vescovi belgi di essere "in comunione con papa Francesco". I vescovi si affidano da un lato alla "distanza" del Papa dal documento della Congregazione per la Dottrina della Fede che aveva esplicitamente condannato la benedizione delle coppie omosessuali nel marzo 2021. Argomento, va detto, solo supposto.
Si affidano, com'era prevedibile, anche ad Amoris laetitia: "Siamo in linea con ciò che [il Papa] vuole, ovvero rispetto e sostegno per le persone, sulla scia di Amoris laetitia". Nel capitolo 8 di questa Esortazione apostolica, pubblicata nel 2016, il Papa ha insistito in particolare sull'importanza di "accompagnare, discernere e integrare la fragilità".
I vescovi ricordano inoltre che il testo, che alcuni di loro non esitano a qualificare come una "benedizione", è solo una delle misure adottate per accogliere meglio gli omosessuali nella Chiesa. "Vogliamo che ci sia una pastorale più strutturata per gli individui e per le coppie omosessuali", riassumiamo.
Un'altra fonte vicina all'episcopato riassume: "Crediamo che non sia contrario alla volontà di Dio, se c'è amore reciproco, fedeltà, attenzione all'altro".
A Roma, mentre sarà presto sostituito il firmatario del documento di marzo 2021, il cardinale Luis Ladaria Ferrer, presidente del Dicastero per la dottrina della fede, c'è il silenzio più totale.
Reazioni cardinalizie
Tre cardinali si sono distinti per la loro reazione al testo dei vescovi belgi. Il cardinale Wim Eijk, arcivescovo di Utrecht, ha spiegato a lungo la sua opposizione, e conclude la sua manifestazione con un auspicio: "che i vescovi fiamminghi siano presto invitati da circoli ecclesiasticamente competenti a ritirare la loro dichiarazione e che vi si sottomettano".
Il cardinale Francis Arinze, a sua volta, in un comunicato del 24 settembre, ha spiegato che i vescovi fiamminghi del Belgio "hanno commesso un errore". E ricorda a sua volta che questo tipo di benedizione era inesistente, perché la Chiesa non ha il potere di impartire una benedizione a persone dello stesso sesso, come ricorda la Congregazione per la Dottrina della Fede.
In un comunicato inviato a LifeSiteNews, il cardinale Gerhard Müller a sua volta lo ha condannato come "eretico" e "diametralmente opposto alla Parola di Dio sul matrimonio, la famiglia e la creazione dell'uomo come uomo o donna".
La domanda è questa: cosa faranno questi cardinali – e alcuni vescovi che hanno condannato ugualmente questo orrore – di fronte al silenzio romano che ora appare complice? Sarà necessario trarre le conclusioni e reagire come richiede la situazione. Altrimenti, domani, con il Sinodo sulla sinodalità, questa pseudo-benedizione si diffonderà ovunque.
(Fonte: La Croix/cath.ch/Lifesitenews/The Moynihan Letters – FSSPX.Actualités)