Cina: cattolici accusati di diffondere il coronavirus

Da diverse settimane i servizi di messaggistica WeChat e Weibo - piattaforme digitali situate nella Repubblica popolare cinese - non cessano di denunciare i raduni di fedeli cattolici organizzati da "sacerdoti stranieri" nella provincia di Hebei, ritenendoli origine della nuova ondata epidemica di Sars-CoV-2, che sta colpendo parte del Paese.
Padre Shanren Shenfu, un sacerdote cinese, ha protestato contro queste accuse: "I fedeli riferiscono che gli è stato dato per certo che un abitante del villaggio era stato infettato a Xiao Guozhuang perché era andato in chiesa: tuttavia, tutte le cerimonie nelle chiese della regione sono state sospese dalla vigilia di Natale per ordine del governo."
Inoltre, un altro sacerdote locale citato da Asianews testimonia che "il villaggio di Xiao Guozhang non è cattolico: ci sono solo pochi fedeli che vi risiedono, ma senza una chiesa né un luogo di preghiera."
Anche l'Associazione patriottica cattolica cinese - propaggine del regime cinese riconosciuto de facto dalla Santa Sede dall'accordo del settembre 2018 - ha denunciato le voci di una diffusione del Covid-19 a causa di sacerdoti provenienti dall'estero:
"Ormai è praticamente impossibile per i sacerdoti europei o americani entrare nel suolo cinese, e anche se ciò accadesse, sarebbero soggetti a quarantena in luoghi designati di isolamento", precisa l'associazione in un comunicato diffuso su 10 gennaio da Ucanews.
Per padre Shanren Shenfu non ci sono dubbi: la diffusione di tali notizie tendenziose ricorda "l'iniziativa dell'imperatore Nerone che attribuiva ai cristiani la responsabilità dell'incendio di Roma."
E il sacerdote teme un nuovo "trucco" dei signori di Pechino per imporre un controllo sempre più restrittivo sulle attività religiose.
Nel suo desiderio di mettere in riga la Chiesa cattolica presente sul suolo cinese, il presidente Xi Jinping gestisce - con una raffinata arte di dialettica marxista - la carota e il bastone, alternando l'ordinazione episcopale di diversi vescovi approvati dal Vaticano, con le più severe restrizioni sulle attività religiose.
È anche una tecnica ben nota: provocare una reazione appassionata contro il nemico da combattere, per allontanarne la popolazione, o addirittura dirigerla contro di esso. Il comunismo è un maestro del passato in questo tipo di manipolazione.
(Fonti: Asianews/Ucanews – FSSPX.Actualités)
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