I campeggi estivi: una "festa trasportabile"
Una bella testimonianza di don Therasian Xavier, della Fraternità San Pio X in India, circa l'importanza dei campeggi estivi per la gioventù. Riflettano i genitori che esitano a mandare i loro figli a questi campeggi...
«Se voi siete abbastanza fortunati da aver vissuto a Parigi quando eravate giovane, ovunque poi voi foste andato per il resto della vostra vita, Parigi sarebbe rimasta sempre con voi, come una festa trasportabile - (Ernest Hemingway)”
Se sostituite “Parigi” (senza offendere nessun francese) con la parola “campo delle ragazze”, si potrebbe definire così il sentimento predominante delle ragazze durante il campeggio fatto qui a Palayamkottai. Era il primo in assoluto di tale specie.
Per avere un’educazione ideale che va alla ricerca della perfezione, bisogna che essa cominci nell’intimità del focolare cristiano e sotto l’influenza della madre. Questo purtroppo non è più il caso odierno, perché le famiglie cattoliche sono ormai seriamente attaccate dal mondo moderno. L’educazione moderna (e il divertimento moderno) è tutto orientato verso la ricerca del piacere. Questo causa una ferita grave nell’intimità delle anime dei bambini.
Per rettificare e purificare questo, almeno in una piccola misura, le Suore Consolatrici del Sacro Cuore di Gesù hanno deciso di compiere un campeggio per accogliere delle ragazze durante un lungo week-end. Lo scopo era evidente e semplice: educare le ragazze di oggi a diventare le donne e le madri cattoliche di domani.
Come cappellano, sono stato veramente edificato da tutto quello che ho visto. Ho imparato tanto io stesso durante questi giorni intensi di attività. Si dice che insegnare è un’arte. Altri dicono che è un mestiere. Altri lo chiamano un dono. Le nostre Suore lo considerano una vocazione! Penso che se l’insegnare non viene considerato tale, nessun Sacerdote, né Suora, né insegnante, per quanto colto e dotto potrebbe riuscire a penetrare nei cuori dei suoi studenti. L’insegnante è, senza alcun dubbio, la chiave del problema educativo.
Il campo di quest’anno ha aperto gli occhi a tanti nostri bambini. Le Suore hanno fatto del loro meglio per organizzarlo e sapevano bene come fare, affinché questo campo non fosse né troppo noioso, né soltanto un divertimento troppo frivolo. Hanno veramente trasmesso alle ragazze l’entusiasmo per imparare a essere quello che Dio vuole che siano.
Speriamo che le ragazze, durante questi pochi giorni, abbiano imparato che la vera felicità non consiste nello stare “incollati” ai giochi moderni o attaccati alle cose vane, ma nell’essere ragazze capaci di fare quello che una ragazza cattolica deve fare. Le abbiamo lasciate con la speranza che questo pensiero le condurrà di nuovo qui, non solamente per il campo delle ragazze dell’anno prossimo, ma anche, se così Dio vuole, per entrare in convento dove potranno trovare un pezzo di Paradiso sulla terra.
Come abbiamo già detto, auguriamo che questo sentimento possa perdurare per il resto della loro vita; in questo modo “il campo delle ragazze” sarà veramente una “festa trasportabile”.