Il cardinale Prevost è stato eletto papa con il nome di Leone XIV

Alle 18:08, una fumata bianca si è alzata sopra il tetto della Cappella Sistina, annunciando alla folla radunata in Piazza San Pietro che la Chiesa aveva un nuovo papa. Ma non è stato prima delle 19:12. che il cardinale Dominique Mamberti è apparso sulla loggia e proclamò la formula attesa: "Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus papam", "Vi annuncio una grande gioia, abbiamo un (nuovo) papa", il cardinale Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Leone XIV.

Il nuovo pontefice romano si è poi fatto avanti per pronunciare la sua prima benedizione Urbi et Orbi. Ha iniziato con un breve discorso caratterizzato dalla preoccupazione per la pace e dal desiderio di costruire ponti. Ha espresso anche il desiderio di promuovere una Chiesa sinodale.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, all'età di 69 anni, è di nazionalità americana. Entrato nell'Ordine di Sant'Agostino, ha emesso la professione perpetua nel 1981 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. È stato Priore Generale degli Agostiniani dal 2001 al 2013. Nominato Vescovo di Chiclayo in Perù nel 2014, manterrà il titolo fino al 2023. Dal 30 gennaio 2023 è Prefetto del Dicastero per i Vescovi. Il 30 settembre 2023 è stato creato cardinale diacono di Santa Monica, prima di essere elevato al titolo di cardinale vescovo di Albano il 6 febbraio 2025.

La domanda che sorge spontanea, al di là dell’emozione del momento, è quella sul futuro della Chiesa. Nel 2013, un piccolo numero di ecclesiastici e vaticanisti, che conoscevano il cardinale Jorge Bergoglio dall'Argentina, espressero grande apprensione riguardo a questa elezione. E non avevano torto...

Il cardinale Prevost ha parlato poco, ma alcune delle sue posizioni sono note. Grazie al sito web "Cardinium Collegii recensio", è possibile scoprire cosa ha detto o scritto ciascun cardinale su alcuni temi delicati, come l'ordinazione delle donne al diaconato, la benedizione delle coppie omosessuali, la possibilità del celibato sacerdotale, la limitazione della messa tradizionale, l'accordo tra Cina e Vaticano o la promozione di una Chiesa sinodale.

Riguardo all'ordinazione delle donne, il cardinale Prevost ha affermato che "la clericalizzazione delle donne" non risolverà i problemi della Chiesa cattolica. Ha addirittura insistito sul fatto che "la tradizione apostolica è qualcosa che è stato affermato molto chiaramente, soprattutto se vogliamo parlare della questione dell'ordinazione delle donne al sacerdozio".

Tuttavia, sottolineando la nomina di suor Simona Brambilla da parte di Papa Francesco a Prefetto del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ha commentato: "Penso che continuerà a essere riconosciuto che le donne possono dare un grande contributo alla vita della Chiesa a diversi livelli".

Riguardo alle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, si è espresso in modo un po' ambiguo. D'altro canto, si è chiaramente mostrato un fervente sostenitore della Chiesa sinodale: come riportato sopra, il nuovo papa ha espresso il suo sostegno a questa idea anche dalla loggia.

Infine, secondo lo stesso sito, "sarebbe molto vicino alla visione di Francesco riguardo all'ambiente, all'aiuto ai poveri e ai migranti e all'incontro con le persone lì dove si trovano". Del resto, la scelta del nome "Leone", ancora inedita nel periodo aperto da Giovanni XXIII, potrebbe voler richiamare la preoccupazione di Leone XIII per le questioni sociali.

Ma al di là di queste indicazioni, è con le sue azioni che si potrà scoprire questo nuovo papa, a partire dalle nomine ai vertici dei vari dicasteri romani. E nel momento in cui Leone XIV salirà al soglio di Pietro, è importante pregare per il nuovo Sommo Pontefice.