Intelligenza artificiale e algoritmo etico

Fonte: FSSPX Attualità

Il Vaticano ha appena costituito una nuova Fondazione dedicata all'intelligenza artificiale (AI), con l'obiettivo di promuovere un approccio etico a questi algoritmi che invadono sempre più la nostra quotidianità.

 

Con rescritto firmato ex audientia il 16 aprile 2021 e pubblicato il 18 maggio, Papa Francesco ha appena costituito una Fondazione, battezzata renAIssance, il cui obiettivo è promuovere un approccio etico all'AI.

La nuova Fondazione gode oggi di una propria esistenza canonica, con sede alla Pontificia Accademia per la Vita, presieduta da mons. Vincenzo Paglia.

Origini remote della Fondazione

Questa fondazione segue la Rome Call for AI Ethics "firmata il 28 febbraio 2020 da me, dal presidente di Microsoft, Brad Smith, dal vicepresidente esecutivo di Ibm John Kelly III, dal direttore generale della Fao Qu Dongyu, e in rappresentanza del governo italiano dalla ministra per l'Innovazione e la tecnologia Paola Pisano", ha spiegato all'agenzia di stampa Ansa, mons. Paglia.

Per evitare la deriva di una "dittatura delle nuove tecnologie", il presidente dell'Accademia per la vita scommette su un'Algoretica - per "algoritmo etico" - rispetto alla quale si impegnano i firmatari dell'Appello di Roma: "di fronte all'invasione della tecnologia digitale nella vita di tutti, è importante riaffermare il quadro etico, educativo e giuridico comune dell'intelligenza artificiale", e impedire a "chi possiede i 'big data' ne faccia quello che vuole", insiste mons. Paglia.

In concreto, l'obiettivo di renAIssance sarà quello di aiutare le aziende in un processo di valutazione degli effetti delle tecnologie legate all'AI, i rischi che comportano e le possibili modalità di regolamentazione.

Perché "è in gioco l'equità nella ricerca delle informazioni, poiché la complessità dei servizi viene sistematicamente sottratta a chi non appartiene a gruppi privilegiati o non ha competenze specifiche", ha ammonito il prelato italiano.

Vi è profonda preoccupazione nelle sfere sociali e politiche per l'uso dell'AI, in particolare nei settori della privacy, della sorveglianza di massa, del riconoscimento facciale, ma anche nel contesto della manipolazione politica. La Cina ne ha dato esempio con la sorveglianza messa in atto contro gli uiguri.

Un'altra iniziativa orizzontale che dimentica la trascendenza

Questa iniziativa, che ha lati lodevoli, resta purtroppo nella missione di un cappellano dell'Onu, ruolo che il successore di Pietro sembra voler assumere a tutti i costi.

Essa fa parte del corpo delle iniziative del pontificato che lavora al "cristianesimo secondario". Questa nozione, mirabilmente identificata da Romano Amerio, è definita "un errore germogliato nel secolo XIX (...) considerò il Cristianesimo come il sistema supremo dei valori umani, adeguato all'ideale di perfezione dell'uomo"1.

Questo spirito si ritrova in una nuova forma nella Chiesa postconciliare, prosegue l'autore: essa pretende infatti che "il cattolicesimo non si identifica con nessuna civiltà, ma tutte le lievita. Ora la religione ha certo per effetto la civiltà, e la storia della Chiesa ne fa testimonianza, ma non ha per iscopo né per effetto primario l'incivilimento, cioé un perfezionamento terreno. (...) [Oggi] porge al mondo il proprio servizio e tenta di capeggiare il progresso del genere umano2 (...) aspira a fermentare tutte le civiltà particolari spingendole verso una civiltà mondiale (...) che ha da partorire un mondo più giusto e più umano.3"

Ma, come afferma ancora Romano Amerio, "[la Chiesa] non può, senza snaturarsi, prendere tale perfezione come fine primario o coprimario. (…) La Chiesa maturò la civiltà europea per naturale, ma secondario effetto della religione; ha sviluppato le virtualità incivilitrici del mondo profano; ha assunto col Vaticano II di prendere parte direttamente al perfezionamento temporale e così ha tentato di far rientrare il progresso dei popoli nella finalità del Vangelo.4"

E continua l'autore: "L'avere integrato il Vangelo nella civiltà terrena produce un'oscurazione dei fini ultraterreni della religione.5" La Chiesa è impegnata in un ideale umanitario ecumenico mediante il quale si associa a tutti gli "uomini di buona volontà".

La Fondazione renAIssance è solo una nuova tappa nella ricerca di questo ideale umanitario che pone fine alla missione primaria del Vangelo: convertire le persone a Cristo e alla sua luce. Questo è l'unico modo per assicurare un po' di giustizia qui sulla terra, poiché Cristo è la giustizia.

  • 1Iota Unum, n° 220.
  • 2Ibidem
  • 3Ibid. n° 222
  • 4Ibid. n° 328
  • 5Ibid. n° 329