La Marsigliese di Francesco

Fonte: FSSPX Attualità

Il 22 e 23 settembre 2023, Papa Francesco visiterà la città focese insieme ai vescovi di 30 paesi del Mediterraneo, oltre a decine di giovani di tutte le fedi religiose, per prendere parte alla terza edizione degli Incontri del Mediterraneo. Un progetto che sta a cuore al capo della Chiesa e che permette di comprendere meglio una delle forze motrici dell'attuale pontificato.

Papa Francesco lo ha sufficientemente ripetuto a chiunque fosse disposto ad ascoltare: "Vado a Marsiglia, non in Francia", ovvero il viaggio del Sommo Pontefice non è né una visita di Stato né un viaggio apostolico, è la realizzazione di un progetto ben preciso al centro dell'attuale pontificato.

Nel febbraio 2020, a Bari, i vescovi della Penisola e del Mediterraneo si erano riuniti attorno al Papa per riflettere su soluzioni comuni alle fratture che minano le sponde del Mediterraneo. Due anni dopo, fu a Firenze che il Papa ricevette, oltre ai vescovi, i sindaci del mondo mediterraneo per avviare una collaborazione culturale, politica e religiosa.

Quest'anno, infine, a Marsiglia, settanta giovani in rappresentanza di tutte le religioni e provenienze culturali del mondo mediterraneo incontreranno i vescovi e il Papa.

Il Mediterraneo…

O meglio Mare nostrum, come veniva chiamato nell'Antichità. Esso è innanzitutto l'unico spazio di civiltà conosciuto all'epoca dell'impero dove regnano l'ordine e la giustizia; un concetto poi ereditato dal papato che farà del Mare nostrum uno spazio di civiltà cristiana.

Ma i secoli sono passati. L’avvento di un mondo postmoderno nel XX secolo, rovinato dai grandi totalitarismi, ha segnato il naufragio della civiltà.

Nel pensiero di Papa Francesco, come rileva padre Antonio Spadaro, l'urgenza è ricostruire una nuova civiltà che combatta il male. Ma non sul modello del cristianesimo dei tempi passati che, secondo lui, è svanito.

Questo gesuita, che è uno dei più vicini a papa Francesco, spiega che quest'ultimo deve affidare alla Chiesa nel mondo il compito di cercare di superare le manifestazioni del male nella storia, promuovendo il dialogo tra gli uomini, per portarli alla forme fraterne di convivenza civile.

"Sapendo che gli uomini nel loro cammino incontrano il male, spesso addirittura lo producono, la linea di Bergoglio implica che la Chiesa si impegni a somministrare loro ciò che le è proprio: un messaggio evangelico che ha nella misericordia il suo nucleo essenziale. (Il mio libro) parla di una “diplomazia della misericordia” e ne illustra i significati. La figura del buon Samaritano è un paradigma", spiega padre Spadaro.

È in questa scia che si inscrivono gli Incontri del Mediterraneo, durante i quali si tratterà, sul piano di ciò che storicamente è stato il Mare nostrum, di "riprendere la cultura dell'incontro per ricostruire un sentimento di fraternità, sviluppando, inoltre, forme più giuste relazioni economiche, più relazioni umane, anche con i migranti", come ha spiegato lo stesso Romano Pontefice il 1° dicembre 2022, nel corso di un messaggio rivolto alla Conférence Rome MED Dialogues.

La Marsigliese di Francesco sembra trovare qui l'origine della sua partitura. A costo di quanta dissonanza?