Limitazione delle messe tradizionali nella diocesi di Washington
Basilica dell'Immacolata
Il cardinale Wilton Gregory ha annunciato il 23 luglio 2022 la limitazione dei luoghi in cui la Messa tradizionale può essere celebrata nell'arcidiocesi di Washington: sono solo tre i luoghi in cui sarà consentita.
A partire dal 21 settembre, la Messa Tridentina può essere celebrata solo presso il Monastero Francescano di Terra Santa a Washington, DC, a San Giovanni Evangelista a Silver Spring, nel Maryland, e a San Domenico, ad Aquasco, nel Maryland.
Il porporato espone le nuove norme liturgiche per l'arcidiocesi, a seguito del motu proprio Traditionis custodes di papa Francesco, promulgato un anno fa, con una lettera di due pagine e un decreto di accompagnamento.
Il nuovo protocollo richiede, da un lato, che i sacerdoti chiedano l'autorizzazione per poter celebrare la nuova messa ad orientem, verso il tabernacolo. Senza questa autorizzazione, le messe devono essere celebrate "in volgare o in latino (…) 'versus populum' " – verso il popolo.
Il decreto stabilisce che i sacramenti diversi dall'Eucaristia devono essere celebrati secondo i libri liturgici promulgati da Paolo VI e Giovanni Paolo II. Anche se questi riti post-Vaticano II possono essere celebrati in latino, secondo le nuove norme, che saranno riviste in tre anni.
"L'intento di queste regole è promuovere e manifestare l'unità della Chiesa locale, nonché dare a tutti i cattolici dell'arcidiocesi l'opportunità di offrire una manifestazione concreta dell'accoglienza dell'insegnamento del Concilio Vaticano II e dei suoi libri liturgici", spiega il testo.
L'Arcivescovo nomina un delegato per la Messa tradizionale
I sacerdoti dell'arcidiocesi di Washington che desiderano celebrare la messa secondo il messale romano del 1962, privatamente o pubblicamente nell'arcidiocesi, dovranno ottenere un'autorizzazione scritta. Ciò richiede loro di accettare esplicitamente "la validità e legittimità della riforma liturgica dettata dal Concilio Vaticano II" e di mostrare un apprezzamento "del valore della concelebrazione".
Mons. Charles Pope, parroco della chiesa Holy Comforter-St. Cyprian a Washington, DC, è nominato Delegato per la Pastorale delle Comunità Designate. "Questo delegato fungerà anche da moderatore per tutto il clero che ha ricevuto il permesso di celebrare secondo il Messale Romano del 1962, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni di Traditionis custodes".
La vicina diocesi di Arlington, in Virginia, ha emanato a gennaio una direttiva che vieta la celebrazione di battesimi e matrimoni nella forma tradizionale. Ventuno delle 70 parrocchie della diocesi offrono la messa in latino, una delle percentuali più alte tra le diocesi americane.
La graduale attuazione di tali norme stabilisce un capovolgimento della situazione che ha preceduto il motu proprio. Sempre più fedeli sono scoraggiati da questi divieti, la cui giustificazione deriva piuttosto dal timore di rendersi conto che l'eredità del Vaticano II è obsoleta e deteriorabile quanto una direttiva pastorale, sempre fugace e deperibile.
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(Fonte: CNA – FSSPX-Actualités)
Immagine: AgnosticPreachersKid, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons