Patriarcati e patriarchi (2)

Palazzo dei Convertendi, sede del Dicastero per le Chiese Orientali
Il primo articolo presentava la nozione di patriarca e patriarcato, spiegava l'origine storica di questa entità e la sua evoluzione nel corso della storia della Chiesa. Infine ha fornito il numero e la distribuzione dei patriarcati cattolici. Dobbiamo ancora scoprire quali sono i diritti e i doveri dei patriarchi.
Una volta eletto e insediato, e ricevuta la Comunione ecclesiastica, il Patriarca gode di tutti i diritti relativi al suo ufficio. È il rappresentante della Chiesa patriarcale in tutte le questioni legali.
Per quanto riguarda i metropoliti – equiparati agli arcivescovi – il Patriarca deve sostituirli in caso di vacanza della sede, e assicurare alcune funzioni che deve esercitare. E nei confronti dei vescovi ha il compito di trasmettere gli atti del Romano Pontefice a coloro che ricadono sotto la sua giurisdizione.
Nella sua Chiesa può emanare decreti per chiarire le leggi; può anche inviare istruzioni ai fedeli; può inoltre dare lettere encicliche su questioni riguardanti la Chiesa stessa e il rito. Ma per le questioni importanti deve avvalersi del consiglio del Sinodo dei vescovi della Chiesa patriarcale.
Resta dovere del Patriarca visitare regolarmente le eparchie (vescovadi), o anche di fare una visita straordinaria, con il consenso del Sinodo permanente.
Consultata la Sede Apostolica e con il consenso del Sinodo, può erigere province ed eparchie, delimitarle diversamente, unirle, dividerle, sopprimerle, nonché modificarne il grado gerarchico e trasferire la sede eparchiale: tutte disposizioni che sono riservate al Papa nella Chiesa latina.
Il Patriarca dà al Metropolita o al vescovo il provvedimento canonico – o riconoscimento – e ordina personalmente i Metropoliti e, in alcuni patriarcati, anche i vescovi. Intronizza anche i metropoliti. Giudica tuttora le controversie che sorgono tra vescovi.
I vescovi devono dimostrare onore, deferenza e obbedienza al loro Patriarca. Pertanto tutti i vescovi e gli altri chierici devono commemorare il Patriarca dopo il Romano Pontefice nella Divina Liturgia e nelle lodi divine secondo le prescrizioni dei libri liturgici.
Il Patriarca deve dimostrare la sua comunione con il Romano Pontefice, presentargli una relazione sullo stato della Chiesa patriarcale di cui è a capo, e compiere visite ad limina apostolorum, che però non hanno la stessa frequenza di quella del Papa ai vescovi latini.
Il Patriarca è obbligato a risiedere presso la sede patriarcale, dalla quale si assenterà solo per motivi canonici. Deve garantire che i vescovi adempiano fedelmente ai loro compiti. Deve inoltre vigilare attentamente sulla corretta amministrazione di tutti i beni ecclesiastici.
Spetta infine al Patriarca convocare il Sinodo dei Vescovi della Chiesa patriarcale e presiederlo.
In sintesi, il Patriarca ha un'autorità molto importante sulla sua Chiesa, e svolge una serie di funzioni che nella Chiesa latina sono prerogative del Papa, ma può prendere decisioni di una certa importanza solo con il consenso del Romano Pontefice. .
Dopo aver familiarizzato un po' con la nozione di patriarca, possiamo scoprire i sette patriarcati cattolici.
Continua…
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(Fonte: Code des Canons des Eglises Orientales – FSSPX.Actualités)
Immagine: Lalupa, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons