Recensione del libro di mons. Schneider

Fonte: FSSPX Attualità

Les éditions Contretemps ha pubblicato la traduzione francese del libro di mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Nursultan - nuovo nome di Astana - in Kazakistan, Christus vincit. Le triomphe du Christ sur les ténèbres de notre temps, pubblicato lo scorso anno negli Stati Uniti da Angelico Press.

 

Si tratta di un libro-intervista in cui il prelato risponde alle domande di Diane Montagna, giornalista ben nota ai lettori di LifeSiteNews.

Il libro fornisce una migliore comprensione del pensiero di mons. Schneider, che da diversi anni si è distinto per il suo coraggio nel denunciare gli errori contemporanei. In 20 capitoli e quasi 400 pagine, il prelato affronta direttamente la comunione nella mano, il Concilio Vaticano II, l'attuale confusione dottrinale nella Chiesa, la Fraternità San Pio X.

Ci sono anche capitoli dedicati alla Massoneria, al secolarismo, all'Islam, alla libertà religiosa e all'indifferentismo religioso.

Mons. Schneider non si accontenta di offrire una critica ai mali che affliggono la Chiesa, suggerisce le riforme necessarie ai suoi occhi affinché Cristo Re sia collocato al suo giusto posto nella famiglia, nella società e nelle istituzioni. Indica anche cosa dovrebbe essere un vescovo e come un futuro papa potrebbe raddrizzare la Chiesa nominando buoni pastori a capo delle diocesi.

Dà molti consigli spirituali e pratici ai laici, ai giovani e ai loro genitori, perché, nonostante la drammatica osservazione che fa, mons. Schneider afferma la sua certezza del "trionfo di Cristo sulle tenebre del nostro tempo". Vede nei piccoli, nei sottoposti, negli umili, tanti motivi di speranza: figli innocenti, mariti fedeli, giovani pii e casti, sacerdoti fedeli.

Ciò che colpisce particolarmente in questo lavoro è la semplicità con cui mons. Schneider riconosce di aver progressivamente preso coscienza del nesso di causalità che unisce il Concilio e la crisi attuale, quest'ultima spiegata dagli errori e dalle ambiguità del primo.

Se si dovesse fare una riserva, si riferirebbe alla sua insistenza nel volere un "accordo" con Roma per la Fraternità, nonostante abbia visto alcuni svantaggi. E anche su un rimanente attaccamento “formale” alla Nuova Messa, di cui non vede abbastanza la profonda distorsione.

A parte queste riserve, resta il fatto che le analisi di mons. Schneider sono tanto più interessanti in quanto beneficiano dell'autorità episcopale e in quanto possono aiutare la lotta per la tradizione ad andare avanti.

Mons. Athanasius Schneider, Christus vincit. Le triomphe du Christ sur les ténèbres de notre temps, traduzione francese di Jeanne Smits, Contretemps ed., 395 pagine, 25 €.