Sangue di Cristo, dalla cui regalità procede la Chiesa, salvaci!

Fonte: FSSPX Attualità

 

La Chiesa è un regno, non letteratura; una vita, non un insieme di dottrine; è una regola, una sovranità e una regalità che fa parte della regalità del Preziosissimo Sangue.

Nutriamo quindi, con cura gelosa, una fervente devozione alla Chiesa. L'amore per la Chiesa ha avuto un posto e un posto magnifico nel Sacro Cuore di Gesù. I giansenisti, che prestarono così poca attenzione all'autorità materna della Chiesa, si allontanarono, con istintivo disgusto, dalla devozione al Sacro Cuore.

Di solito dobbiamo considerare la Chiesa come l'unica arca nel diluvio del mondo, l'unica amante della salvezza. Non dimentichiamo che la legge generale che ha stabilito è che al di fuori della Chiesa romana non può esserci salvezza, e ha anche stabilito come regola ordinaria che non ci sarebbe alcuna credenza così esatta, nessuna simpatia così legittima, nessuna visione così generosa, nessuna vicinanza così grande, nessuna devozione così sensibile, nessuna grazia attuale così sentita, che possa rendere un uomo un membro vivente di Gesù Cristo al fuori della comunione con la Sede di Pietro.

Dobbiamo essere gelosi della semplicità e della sicurezza di questa antica dottrina. Dobbiamo stare attenti a tutte le belle parole, alle teorie speciose e alle chiusure ingegnose che lo spirito del giorno vorrebbe suggerire.

Non dobbiamo essere fuorviati in nessun caso, né dalle circostanze del tempo e del luogo, né dalla superiorità dell'eresia, né dagli argomenti tratti dalle conseguenze che sono gli affari del governo di Dio nel mondo, e non nostri.

I peccati degli uomini non possono cambiare la verità di Dio. Gli uomini sono alla sua mercé e non è lui a loro disposizione. Ai tempi dell'Anticristo, quando anche i due terzi dei fedeli si allontanassero dalla Chiesa, la loro apostasia non la renderà meno esclusiva padrona di salvezza.