Stati Uniti: un cattolicesimo profondamente radicato

Fonte: FSSPX Attualità

Cattedrale di San Patrizio, New York

Il cattolicesimo è profondamente radicato negli Stati Uniti e quasi la metà degli adulti americani (47%) dichiara di avere un legame con la Chiesa, secondo un recente sondaggio condotto dal Pew Research Center, i cui risultati sono stati pubblicati il ​​16 giugno 2025.

Questo studio, che esamina la pervasività della fede cattolica oltreoceano, mette in luce la scelta dei cardinali elettori, che per la prima volta hanno scelto un pontefice americano come successore di Pietro.

L'elezione, avvenuta l'8 maggio 2025, festa di Maria Mediatrice, del primo papa americano della storia ha lasciato molti commentatori senza parole. Eppure, la scelta degli elettori del Sacro Collegio non deve nulla al caso, soprattutto considerando i crescenti legami tra la Chiesa cattolica e gli Stati Uniti negli ultimi decenni.

L'immagine di un Paese un tempo quasi esclusivamente WASP (White Anglo-Saxon Protestant) è stata ampiamente documentata, secondo l'ultimo sondaggio del Pew Research Center (PRC), che distingue quattro categorie di americani legati in un modo o nell'altro al cattolicesimo:

– Cattolici autoproclamati: il 20% degli americani si dichiara cattolico quando viene chiesto loro quale sia la propria religione attuale.

– Cattolici "culturali": il 9% degli intervistati non si identifica religiosamente come cattolico, ma si considera tale culturalmente o per via della propria storia familiare.

– Gli ex cattolici rappresentano il 9% degli americani: si tratta di coloro che sono stati cresciuti come cattolici ma che non si identificano più come tali, né religiosamente né culturalmente.

– Infine, il 9% degli intervistati non è, né è mai stato, cattolico, ma ha un genitore o un coniuge cattolico.

Tra il 20% degli adulti americani che si identificano come cattolici, i livelli di osservanza religiosa variano considerevolmente. Il sondaggio distingue tre gruppi in base a tre pratiche chiave: la preghiera quotidiana, la partecipazione settimanale alla Messa e la confessione annuale.

– Cattolici altamente osservanti (il 13% degli intervistati si considera tale): il 50% prega quotidianamente, il 28% partecipa alla Messa almeno una volta a settimana e il 23% si confessa almeno una volta all'anno.

– Cattolici non osservanti (13%): questi cattolici raramente, se non mai, seguono queste pratiche. Ad esempio, il 22% prega raramente o non prega mai, il 40% partecipa raramente o non partecipa mai alla Messa e il 47% non si confessa mai.

– Cattolici moderatamente osservanti (74%): la maggioranza dei cattolici rientra in questa categoria, praticando alcune delle attività sopra menzionate, ma non tutte e tre regolarmente.

La stragrande maggioranza dei cattolici americani (71%) ha un'opinione positiva dei parroci, rispetto al 4% che ne ha un'opinione negativa. Tra coloro che vanno in chiesa settimanalmente, questa percentuale raggiunge il 95%. Circa la metà dei frequentatori abituali partecipa almeno una volta all'anno ad attività parrocchiali, come gruppi di preghiera, adorazione eucaristica o pasti comunitari, oppure svolge attività di volontariato (ad esempio, come ostiari o lettori).

Nota: i convertiti al cattolicesimo rappresentano l'1,5% degli adulti americani; non sono stati cresciuti cattolici, ma si identificano come tali. Sono spesso più attivi dei "nati cattolici". Il 38% dei convertiti partecipa alla Messa almeno una volta a settimana, rispetto al 28%, e il 58% dei convertiti riceve la Comunione a ogni Messa, rispetto al 34%. Il motivo principale della loro conversione, per il 49% di loro, è legato al coniuge cattolico.

Infine, il 13% dei cattolici americani ha partecipato a una Messa nel rito latino tradizionale almeno una volta negli ultimi cinque anni: un altro segno sufficiente a dimostrare agli scettici che l'antica liturgia non ha perso nulla del vigore della sua giovinezza gregoriana!