Roma: il card. Roche invia una lettera ai vescovi tedeschi

Fonte: FSSPX Attualità

Il cardinale Arthur Roche

Il Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Cardinale Arthur Roche, ha indirizzato mercoledì 29 marzo 2023 una lettera di sette pagine a mons. Georg Bätzing, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), per ammonire i tedeschi vescovi.

Il sito katholisch.de ha ottenuto una copia di questa lettera. Scopo della lettera è mettere in guardia la DBK da pratiche incompatibili con la dottrina della Chiesa o con l'attuale diritto canonico, pratiche approvate dall'ultima Assemblea del Cammino sinodale, all'inizio di marzo.

La predicazione dei laici durante la messa
Il Prefetto del Dicastero per il culto divino fa riferimento alla legge liturgica in vigore, che autorizza solo i chierici a predicare durante la messa. "Non si tratta di un'esclusione dei laici né di una negazione del diritto e del dovere di tutti i battezzati di annunciare il Vangelo, ma piuttosto di una conferma della specificità di questa forma di predicazione che è l'omelia", ha affermato.

Non si tratta di creare disuguaglianze tra i battezzati, ma di riconoscere "che ci sono distinzioni fatte dallo Spirito, che generano carismi diversi, distinti e complementari", prosegue la lettera. In virtù del sacramento dell'ordine, il ministro ordinato è responsabile dell'annuncio della Parola e della consacrazione.

"La Parola e il sacramento sono realtà inseparabili e, in quanto non sono solo l'espressione formale dell'esercizio della 'sacra potestas' [potere sacro], non sono separabili e non possono essere delegati", conclude.

Il cardinale Roche suggerisce che le competenze acquisite dai laici servano per il catechismo e altre forme di predicazione al di fuori della celebrazione liturgica.

L'amministrazione del battesimo da parte dei laici
Un testo votato all'ultima Assemblea del Cammino sinodale, venerdì 11 marzo, richiede ai vescovi tedeschi un'autorizzazione di principio concernente "l'introduzione dell'amministrazione straordinaria del battesimo a norma del can. 230 § 3 CIC 1983". In altre parole, ammettere in via ordinaria ciò che è oggetto di casi straordinari.

Il cardinale Roche fa riferimento alla legge in vigore che prevede il battesimo da parte di laici solo in caso di assenza o impedimento di un chierico. Questa condizione è soddisfatta quando un ministro non può essere contattato entro un mese. Tali circostanze "non sembrano esistere in nessuna diocesi all'interno del dominio della Conferenza episcopale tedesca", aggiunge.

Invalidato il “rito ecumenico” del battesimo

Nella sua lettera, mons. Roche indica che il rito ecumenico del battesimo per i bambini di famiglie di diverse confessioni, pubblicato nel 2021 da alcune diocesi tedesche e da alcune chiese protestanti regionali, non è stato approvato e quindi non può essere utilizzato.

Infine, il cardinale Roche ricorda le regole sulla traduzione dei testi liturgici, che devono essere "fedeli e appropriati" e trasmessi alla Santa Sede per il "riconoscimento" o l'approvazione.

Reazioni in Germania
A nome della conferenza episcopale, un portavoce ha affermato giovedì che si continuerà a cercare il dialogo con Roma, come suggerito dalla lettera stessa.

L'addetto stampa del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) ha detto che il comitato ha accolto con favore la lettera da Roma, ma spiega che la pratica della Chiesa tedesca è già più avanzata dell'attuale insegnamento della Chiesa sul battesimo e sulla predicazione: "Tra pochi anni nessuno potrà opporvisi seriamente".

L'omelia dei laici è stata almeno tollerata per anni in alcune diocesi. Nella diocesi di Rottenburg-Stoccarda esiste dal 1999 sotto l'impulso del vescovo di allora, Walter Kasper. Alla fine del 2022, l'attuale vescovo di Rottenburg, Gebhard Fürst, ha messo in atto un decreto che consente ai teologi laici di amministrare il battesimo.

Già in primavera la diocesi di Essen aveva incaricato i primi agenti pastorali e comunitari di amministrare il battesimo. Nella diocesi svizzera di Basilea, i laici battezzano già da anni, e dal 2019 anche nelle parrocchie non gestite da laici. L'elenco non è esaustivo.

Conclusione
L'intervento del cardinale Roche è certamente gradito, chiaro e ben argomentato. Ma la domanda da porsi è la seguente: fin dove si spingerà per rimettere in riga i vescovi tedeschi? Le prime reazioni non lasciano dubbi sulla volontà dei vescovi e dei fedeli della Germania di attuare le decisioni del loro Cammino sinodale.

Sarà molto più difficile farli rientrare nei ranghi rispetto a colpire ripetutamente i sacerdoti e i fedeli che usano il rito tradizionale. Finora, nessuno degli interventi romani dall'inizio del Cammino sinodale ha avuto effetto, sia che provenisse dal Papa, sia dalla Curia, ad eccezione di una modifica degli Statuti.

I risultati di questa azione saranno una pietra di paragone della reale forza della Curia, e del Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti in particolare, di fronte all'Episcopato tedesco.