Cardinali africani, blocco della minoranza al prossimo conclave?

Fonte: FSSPX Attualità

I cardinali Robert Sarah e Fridolin Ambongo

Secondo il blog argentino Caminante-Wanderer del 22 aprile 2024 – mantenuto in forma anonima da un connazionale di papa Francesco – i cardinali africani rappresenterebbero una minoranza di blocco al prossimo conclave. Non è una considerazione ideologica, ma un semplice calcolo aritmetico che lo porta a questa constatazione.

Scrive The Wanderer: "Ad oggi i cardinali elettori sono 127, 92 dei quali creati da Francesco. Dato che per l’elezione del Papa occorrono i due terzi dei voti – in questo caso 85 voti – una logica semplicistica direbbe che l’elezione di un “bergogliano” è assicurata. Ma le cose non sono così semplici per molte ragioni, non ultima quella che il “bergoglianismo” morirà con la morte di papa Bergoglio".

Tuttavia, "come in ogni altro sistema elettivo di questo tipo, un terzo dei cardinali, cioè 43, costituisce il “terzo bloccante”. In altre parole, i “bergogliani” avrebbero bisogno di più di 85 voti per avere un proprio papa, il che equivale a dire che se falliscono, sarà il terzo bloccante ad avere la chiave per determinare il prossimo pontefice".

Riguardo al ruolo che potrebbero avere i prelati africani, il giornalista argentino ricorda la grande influenza esercitata dal cardinale Robert Sarah, già prefetto della Congregazione per il culto divino, fin dal suo discorso ai vescovi del Camerun del 9 aprile:

"Non solo il cardinale Sarah difende la verità della fede cattolica di fronte agli attacchi di chi dovrebbe difenderla – il cardinale Fernández (odiato da tutta la Curia romana) e lo stesso Francesco – ma invita alla responsabilità e al meritato orgoglio dei vescovi africani."

"E dico meritato, perché molti grandi dottori e difensori della fede erano africani: sant'Agostino era di razza berbera; Sant'Atanasio era egiziano; San Cipriano era nordafricano, proprio come santa Perpetua e santa Felicita, e tanti altri santi e martiri africani."

Poi torna al calcolo del numero dei cardinali africani presenti in conclave: "I cardinali africani sono attualmente 29, di cui 17 elettori. Alcuni di essi sono già inclusi nel blocco di terze parti, ma altri no".

"Ma dopo questa campagna del “sì, sì, no, no” del cardinale Sarah, divenuto il leader indiscusso dei cattolici africani, non si uniranno a loro anche molti altri? E ancora di più, certi cardinali dei paesi “periferici” che si identificano con loro non si uniranno agli africani? Se così fosse, il terzo sarebbe facilmente ed ampiamente raggiungibile."

Ma avverte The Wanderer, "questo terzo dei cardinali non deve preoccuparsi di ciò che pensa il mondo, e deve essere pronto a tutto o niente, [vale a dire] a bloccare letteralmente qualsiasi elezione diversa da quella di un cardinale cattolico".

"E questo significa non solo non eleggere un “bergogliano”, ma anche non eleggere un candidato di compromesso, come tante volte è successo nella storia della Chiesa. Ciò significa un lungo conclave".  E avverte: "Eminenze, voi avete la chiave del conclave. Non datela via!" 

 

Era preferibile affrontarlo dal punto di vista della teologia, della morale, della Bibbia e del Magistero”.

“Sarah e Ambongo concordano sul fatto che durante l’ultimo sinodo, la Chiesa d’Africa ha difeso la dignità dell’uomo e della donna creati da Dio, anche se “la sua voce è stata ignorata e disprezzata da coloro la cui unica ossessione è compiacere i gruppi di pressione occidentali”. »

E per concludere: «Sta avanzando il profilo del cardinale Ambongo tra i futuri papabili: ha gestito il blocco africano delle benedizioni alle coppie omosessuali. " -Continua.

Prelati africani già in azione per il prossimo sinodo

Questa analisi è anche quella della vaticanista del Messaggero, Franca Giansoldati, che già il 3 maggio vedeva i presuli africani manovrare "per fermare la deriva relativista e la benedizione delle coppie omosessuali", nel corso del sinodo che si terrà a Roma il prossimo ottobre. Sottolinea il ruolo di primo piano che svolgeranno il cardinale Sarah e il cardinale Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa e presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar.

Scrive Franca Giansoldati: "A catalizzare una visione ferma nei suoi principi – ovvero determinata a rifiutare la benedizione delle coppie omosessuali – è stato il cardinale Robert Sarah, con un discorso pronunciato in Camerun che circola da giorni in diversi vescovi africani convegni, decisi a frenare la deriva verso le unioni omosessuali contenuta nel documento redatto dal Vaticano Fiducia supplicans, che crea ancora notevole disorientamento all’interno delle comunità cattoliche".

E aggiunge: "Un'altra figura importante del Collegio cardinalizio – che ha anche una chance al prossimo conclave – si è allineata con il cardinale Sarah. Fridolin Ambongo, parlando all'incontro di quattro giorni dei delegati africani che rappresenteranno l'Africa al sinodo dal 2 al 29 ottobre a Roma, ha avuto parole taglienti:

“Ho seguito con molta attenzione il discorso del cardinale Sarah e penso che quello che ha detto sia vero. Fiducia supplicans non è innanzitutto una questione culturale; sarebbe stato preferibile affrontarlo dal punto di vista della teologia, della morale, della Bibbia e del Magistero”.

"Sarah e Ambongo concordano sul fatto che durante l’ultimo sinodo, la Chiesa d’Africa ha difeso la dignità dell’uomo e della donna creati da Dio, anche se “la sua voce è stata ignorata e disprezzata da coloro la cui unica ossessione è compiacere i gruppi di pressione occidentali”."

E conclude: "Sta avanzando il profilo del cardinale Ambongo tra i futuri papabili: ha gestito il blocco africano delle benedizioni alle coppie omosessuali. " -Continua.