Il vescovo di Magonza vuole cambiare l'insegnamento irreformabile della Chiesa

Fonte: FSSPX Attualità

Mons. Peter Kohlgraf

Tra i temi che verranno discussi durante il Cammino sinodale in Germania, il tema dell'omosessualità ha un posto di rilievo: è affrontato in modo molto positivo nello "schema" sviluppato nel secondo Forum preparatorio, pubblicato il 10 settembre 2019.

L'esame di questo testo è già stato dato da FSSPX.Attualità. Basti ricordare alcuni elementi.

 

Valutazioni del documento di lavoro sull'omosessualità

In esso i redattori, utilizzando principi morali profondamente imperfetti, sono giunti alla seguente conclusione: "Le azioni omosessuali realizzano valori positivi, in quanto sono espressione di amicizia, affidabilità, lealtà e sostegno nella vita."

Più avanti, il testo giustificava persino le unioni omosessuali. "Le relazioni in cui si vivono valori come l'amore, l'amicizia, l'affidabilità, la fedeltà, la reciprocità nell'esistenza degli uni con gli altri, meritano riconoscimento e rispetto morale, anche indipendentemente dal loro orientamento sessuale."

Con tali principi la mafia merita riconoscimento e rispetto ... perché c'è amicizia, lealtà, reciprocità, ecc.

Il testo afferma: "Questo approccio si applica ai coniugi dello stesso sesso così come ai divorziati risposati". Ecco perché "è necessario riconoscere incondizionatamente le unioni dello stesso sesso e rinunciare a squalificare moralmente la pratica sessuale che ne deriva. (...) Occorre anche considerare l'apprezzamento liturgico di questi valori."

 

La "parola del vescovo" di Magonza



È proprio su quest'ultimo punto - l'apprezzamento liturgico - che si è concentrato mons. Peter Kohlgraf, vescovo di Magonza dall'aprile 2017. Nella rubrica "Parola del vescovo" del 3 febbraio 2021, sul sito della diocesi di Magonza, ci spiega il suo pensiero su questo argomento.

Un incontro fondante di una nuova visione dell'omosessualità

Mons. Kohlgraf esordisce spiegando che la scienza deve essere fonte di riflessione teologica, e ricorda l'incontro della Commissione per il matrimonio e la famiglia della Conferenza episcopale tedesca tenutosi mercoledì 4 dicembre 2019 a Berlino, con la partecipazione di sessuologi, teologi e specialisti in diritto canonico.

C'era un consenso sul fatto che "l'orientamento sessuale umano è espresso durante la pubertà e implica un orientamento eterosessuale o omosessuale [sic]. Entrambi appartengono alle normali forme di predisposizione sessuale, che non possono o non devono essere modificate da una specifica socializzazione."

La dichiarazione della Commissione ha continuato: "se il divieto di omosessualità da parte delle autorità di insegnamento [della Chiesa] sia ancora appropriata oggi è stata oggetto di controversie. "

Il vescovo di Magonza conclude oggi che è concepibile che l'apprezzamento della Chiesa possa cambiare. Si chiede: "Gli esseri umani che hanno sentimenti omosessuali sono creati male? Dio si è sbagliato nell'ordine della sua creazione? (…) O mostra una variazione nella diversità della creazione che è giusta?"

Approvazione delle benedizioni di coppie dello stesso sesso

Sebbene non risolva - non ancora - la questione teorica, il vescovo Kohlgraf la risolve a livello pratico. Rivela così che un libro "è stato recentemente pubblicato, che presenta esempi di benedizioni liturgiche offerte dai ministri della pastorale alle coppie dello stesso sesso. (…) Il personale del nostro Ordinariato ha collaborato al progetto, e ho approvato la pubblicazione del libro [che] raccoglie esempi tratti dalla pratica". In altre parole, una sorta di nihil obstat.

Si giustifica in questo modo: "le celebrazioni hanno avuto luogo. In qualità di vescovo, posso annullare una benedizione? Voglio rompere così tanti vasi delicati tra le persone di fede? (...) La maggior parte di loro non trae ispirazione dalla cerimonia nuziale e non vuole sviluppare una liturgia standard."

Infine conclude: "Non sto sostenendo una forma di benedizione simile a una cerimonia di matrimonio. Ma sto sostenendo l'accompagnamento, piuttosto che il giudizio."

Al vescovo di Magonza va detto che una benedizione può essere fatta solo per il bene, mai per il male. Tuttavia, queste pratiche mostruose incoraggiano al male sia gli individui che le ricevono, sia tutti coloro che le rivendicano, vi partecipano o le approvano. Suggeriscono che lo stato in cui si stabiliscono coloro che ne beneficiano è buono di per sé. Così lasciano le pecore nelle tenebre, lontane dalla verità salvifica.

Coloro che compiono queste cerimonie non sono più pastori, ma mercenari, che non solo non proteggono dal lupo, ma lo introducono loro stessi nell'ovile.