Liechtenstein: mons. Haas mostra la sua fermezza di fronte al “Gay Pride”

Fonte: FSSPX Attualità

Cattedrale di Vaduz

Nei comuni del Liechtenstein è tradizione che dopo la cresima pranzino insieme l'arcivescovo, il sindaco e il parroco. Questa domenica della Trinità, nel comune di Schaan, il pranzo comune non ha avuto luogo come riportato dal Liechtensteiner Vaterland.

Sabato 11 giugno 2022 il comune di Schaan ha ospitato il primo Gay Pride mai organizzato sul territorio del Principato del Liechtenstein. E il capo del comune, Daniel Hilti, non solo lo ha accolto, ma ha partecipato e ha persino tenuto un discorso.

Quando è venuto a conoscenza di questo fatto, Mons. Wolfgang Haas, Arcivescovo di Vaduz, che stava conferendo il sacramento della Cresima nella festa della Santissima Trinità, domenica 12 giugno 2022, ha fatto subito sapere che non ci sarebbe stato il pranzo comune con il responsabile comunale.

“L'evento non corrisponde alla fede cristiana”

Di solito è il comune che invita a pranzo i rappresentanti della Chiesa. Ma mons. Haas ha detto alla parrocchia di Schaan che quest'anno non avrebbe partecipato al pranzo comune. Il parroco di Schaan, Florian Hasler, ha confermato questa informazione.

L'arcivescovo di Vaduz non è disposto a essere conciliante, spiega Florin Hasler. Dal punto di vista dell'arcivescovo si scontrano due "idee divergenti": la marcia del sabato e la cresima della domenica. "Qui celebriamo i cresimati che scelgono consapevolmente la fede cristiana. Dall'altra parte c'è un evento che non corrisponde alla fede cristiana", ha poi spiegato.

Da parte sua, il funzionario comunale ha preferito tacere su questa vicenda. Alla domanda in merito, Daniel Hilti ha risposto: "Ci sono domande dei giornalisti a cui non siamo obbligati a rispondere e quella che ci ponete oggi è una di queste".

“Il matrimonio per tutti” è un “attacco diabolico” secondo mons. Haas

Per l'arcivescovo di Vaduz non è la prima protesta contro le manifestazioni LGBT. Lo scorso marzo mons. Haas aveva pubblicato la sua lettera pastorale per il tempo di Quaresima. Vi ha descritto a lungo il bisogno di fedeltà alla fede, alla moralità rivelata e all'ordine posto da Dio nella sua creazione.

Precisa chiaramente il suo pensiero. "Nell'ordine della grazia della redenzione, il Figlio di Dio riabilita per sempre l'ordine originario della creazione. Abbiamo bisogno di ascoltare questo, specialmente in un tempo e in un mondo in cui questo ordine divino della Creazione è spesso infranto e persino fondamentalmente messo in discussione".

"L'attacco al matrimonio e alla famiglia voluto da Dio è un attacco diabolico a ciò che è fondato fin dall'inizio nella volontà salvifica del Creatore e Redentore e sul quale l'uomo non ha potere."

Inutile dire che questo atteggiamento fermo viene vilipeso in tutti i modi: chiamando il vescovo un "prelato ultraconservatore", per esempio. Oppure opponendogli l'atteggiamento di prelati più concilianti, come quello di mons. Joseph Bonnemain, vescovo della diocesi di Coira, già sede vescovile di mons. Haas, dal quale si è ritirato nel 1997, per essere posto a capo di un frazione della sua ex diocesi.

L'intervento dell'arcivescovo è stato reso necessario dalla discussione in corso sulla possibilità di adozione del figlio del partner per le coppie dello stesso sesso, nonché, sebbene più alla lontana, di legiferare sul matrimonio per tutti.